Buon 96° compleanno alle montagne russe Cyclone!
Il 26 giugno 1927, le montagne russe Cyclone vennero inaugurate a Coney Island, segnando l'inizio di una lunga storia che le ha rese una delle attrazioni più iconiche e amate del parco divertimenti. Oggi, celebriamo il loro 96° compleanno, un traguardo notevole per una delle montagne russe in legno più antiche del Paese, che è ancora in funzione!
Un'avventura senza tempo
La corsa inizia con un'ascesa di 85 piedi fino alla cima, accompagnata dal caratteristico suono "click, click, click" della catena che vi tira su. Questo suono inconfondibile prepara i passeggeri alla scarica di adrenalina che li aspetta. Una volta raggiunta la cima, è tutta una questione di gravità: si scende con un angolo di 60 gradi e si raggiungono velocità fino a 68 miglia orarie lungo i 2.640 metri di pista. L'intera avventura si conclude in un minuto e 58 secondi di pura emozione!
Una nuova vita per il Cyclone
Negli ultimi anni, i proprietari del Luna Park hanno dimostrato un impegno straordinario nel mantenere viva la tradizione del Cyclone. Hanno investito 350.000 dollari per rinnovare la pista con nuovi legni e componenti, assicurando che l'esperienza resti sicura e piacevole per le generazioni future. A differenza dei Dodgers, che si sono trasferiti da Brooklyn a Los Angeles, il Cyclone rimane saldo al suo posto, pronto a regalare emozioni ai visitatori per molti anni a venire.
Un'icona di New York
Nel 1988, il Cyclone è diventato ufficialmente un punto di riferimento di New York, un riconoscimento che celebra la sua importanza storica e culturale. Questo status di icona non è solo un titolo: il Cyclone ha conquistato il cuore di milioni di persone, diventando una tappa obbligata per chiunque visiti Coney Island.
La vostra esperienza
Siete mai stati sul Cyclone? Alcune persone non ne hanno mai abbastanza! Che siate visitatori abituali o che stiate pianificando la vostra prima corsa, il Cyclone vi aspetta per offrirvi un'esperienza indimenticabile.
Venite a festeggiare il suo 96° compleanno e a vivere la storia in prima persona.
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